La Flebologia

La Flebologia è quella branca della medicina che studia le malattie delle vene. Il medico che si interessa a questa branca è il flebologo, il cui compito è l’attuazione di terapie efficaci e diagnosi valide anche per la prevenzione delle complicanze e delle sequele di tali malattie.
Questa figura di medico-chirurgo non è mai stata definita con un corso di specializzazione per una alterna diatriba tra chirurghi, chirurghi vascolari, specialisti cardiologi e angiologi. Ci sono però numerosi corsi di perfezionamento e Master in flebologia.
Non tutti forse sanno che una donna su quattro e un uomo su otto hanno una malattia varicosa che varia dalla forma iniziale delle teleangiectasie (cosidetti capillari), considerate impropriamente un semplice inestetismo, mentre sono una espressione iniziale di un’insufficienza venosa cronica che con il tempo può provocare edema, dolori alle gambe, tensione, crampi, comparsa delle vene varicose grossolane, edema linfatico e accumulo di sostanze tossiche e pigmentate nelle estremità inferiori fino alla formazione di macchie scure, eczemi, ipodermite e ulcerazioni soprattutto a livello dei malleoli.
Un’altra frequente complicanza della malattia varicosa è la tromboflebite.
Le vene varicose rappresentano un capitolo molto complesso delle malattie dell’uomo, spesso sottovalutate dagli stessi malati, tanto da raggiungere estremi gradi di complicazioni
I pilastri della cura delle varici vanno dalla cura dei problemi posturali, all’elastocompressione, alla terapia chirurgica e termale.
Il trattamento delle varici ha fatto notevoli progressi riuscendo a trovare terapie alternative all’intervento chirurgico.
Qualsiasi trattamento per la varici non è definitivo, perché la malattia venosa è cronica ed evolutiva negli anni, per cui sono necessarie terapie di mantenimento.
L’insufficienza venosa degli arti inferiori richiede una corretta diagnosi ed una terapia mirata caso per caso e visite di controllo che, nei casi di maggior successo devono avvenire almeno con frequenza annuale.
Naturalmente è importante mantenere uno stile di vita adeguato quale controllare il peso, attività fisica, adeguata contenzione elastica.

– terapia farmacologica: i cosidetti flebotonici;
elastocompressiva: è un trattamento di base, adattato alla gravità della insufficienza venosa, che limita certe complicanze, senza eliminare la varice.
scleroterapia:consiste nell’iniettare sostanze cicatrizzanti nelle vene malate e quindi comprimere le vene trattate con bende elastiche al fine di favorire una subitanea cicatrizzazione delle pareti venose. E’ particolarmente indicata per la completa eliminazione delle piccole vene varicose residue all’intervento chirurgico, per le varici reticolari e i capillari. Solitamente le sedute hanno luogo una volta ogni due settimane e non sono dolorose. Segue poi una compressione elastica (calze elastiche o bende o cerotti) di durata variabile. Questa terapia permette di svolgere le attività abituali.
Il trattamento sclerosante ha lo scopo di ristabilire una circolazione normale, eliminando le vene inutili, interessa solo le vene superficiali e non quelle profonde, essenziali per la circolazione. I diversi sistemi venosi (profondo e superficiale) vengono esaminati durante l’esame ecocolordoppler.
Una nuova metodica, valida alternativa all’intervento chirurgico, è la schiuma sclerosante eco-guidata, o anche detta SCLEROMOUSSE ECO-GUIDATA, per il trattamento delle varici anche di grosso calibro e degli assi safenici quando ci sono le indicazioni.
Il prodotto liquido è preparato al momento sotto forma di schiuma, e poi iniettato nella vena sotto controllo ecografico.
L’ecografia consente una grande precisione nel trovare la vena e una grande sicurezza, in quanto la schiuma è visibile e si riesce a vedere la sua progressione.
La schiuma rende il trattamento più efficace per la cura delle varici in quanto permette un maggior tempo di contatto tra il farmaco e la parete venosa .
Non necessita di alcuna forma di anestesia né di ricovero, è ripetibile, non necessita di giorni di malattia, il giorno dopo si può tornare alla normale vita quotidiana.
Vi possono essere di rado effetti immediati quali sensazione di oppressione toracica, tosse, distubi visivi (es luccichio), emicrania, ipotensione..oppure effetti ritardati (da 3 a 10 gg ) tipo ecchimosi(scompaiono dopo circa 10 gg), pigmentazione cutanea (può rimanere diversi mesi).
La comparsa di indurimento sottocutaneo è un fenomeno normale e variabile che dimostra la buona efficacia del trattamento.
Complicanze accidentali gravi sono eccezionali (flebite venosa profonda, embolia polmonare, allergia, infezioni..), statisticamente la loro frequenza è nell’ordine di una per diecimila trattamenti.
Terapia chirurgica: la chirurgia tradizionale delle varici si fonda sulla asportazione delle vene safene malate (stripping) e delle varici safeniche (varicectomie).
Con l’ausilio delle indagini ultrasonografiche (ecocolordoppler) si eseguono tecniche chirurgiche più moderne che tendono a conservare le vene safene con il loro ruolo drenante nel circolo venoso profondo (C.H.I.V.A.). Tali tecniche sono mini-invasive, si possono effettuare in anestesia locale, ambulatorialmente o con ricovero di un giorno (day-surgery).